N A T A L E
La tombola del regalo riciclato
Il 27 dicembre, nella sala parrocchiale addobbata con amore e dedizione si è svolta la tradizionale Tombolata del Riciclo. Un evento che, come ogni anno, ha mescolato risate, momenti di riflessione e una buona dose di oggetti improbabili in palio. Senza dimenticare che l’intero ricavato ha il fine di essere devoluto ai bisognosi.
Il microfono e l’Ave Maria
Già dall’inizio si intuiva che non sarebbe stata una serata come le altre. Il test del microfono? Recitare l’Ave Maria. E, con un “funziona, funziona!”, il Dongia – il nostro maestro di cerimonie – ha dato il via ufficiale alla serata. Un applauso, qualche acuto di troppo, e si parte.
Le regole (serissime) della Tombolata
Il Dongia ha preso il microfono e con la sua solita verve ha spiegato le regole della tombolata. E che regole!
- Non si può nascondere una vincita
- Non si possono fare vincite consecutive sulla stessa riga
- Non si possono rifiutare i premi (nemmeno se avete già 18 piastre per capelli a casa)
- Non si possono “dimenticare” i premi ricevuti.
Una lista di regole rigorosa, ma efficace tanto che per un momento mi sarei aspettato anche la sesta e settima, tipo: “la sesta regola della tombolata è che non si può parlare della tombolata” che il Dongia assomiglia anche un po’ ad Edward Norton in Fight Club… oppure “tutto quello che succede durante la tombolata rimane nella tombolata” ma invece, niente, non ci sono state!
Premi improbabili e momenti esilaranti
Ed è qui che il meglio della serata ha preso vita. “Quaterna!” grida una voce. La tomboliera (un’Augusta in splendida forma nonostante tutto!), sospettosa, domanda: “Dimmi i numeri”. La risposta: “2, 15, 22, 34”. “Ma il 2 non è uscito!” “Si ho DUE cartelle!”, replica con candore la vincitrice, che si scopre poi essere una delle tante nonnine agguerrite della serata.
I premi erano, come da tradizione, il cuore dell’evento: oggetti riciclati e spesso riciclabilissimi. “Gabriella, hai vinto! Hai vinto il lume senza paralume!”. Risate generali: quel lume era famoso, si dice fosse tornato in circolazione per il quarto anno consecutivo. E ancora, Daniele e Roberta, hanno vinto due cinquine e una tombola, ma la faccia di Daniele era l’emblema della disperazione: “Ancora premi? Dove li metto tutti?”. Eppure, dietro l’ironia, c’era un senso profondo di comunità.
Ma la Tombolata del Riciclo è stata molto più di una semplice serata di risate. In un periodo dell’anno in cui la solitudine può farsi sentire, soprattutto il 27 dicembre, questa serata è stata un vero momento di conforto e aggregazione. Qualche ora trascorsa insieme che alla fine scalda davvero il cuore! Credo, infatti, che tutti i partecipanti anche se non lo hanno detto a parole, hanno vissuto più di un semplice evento: questa tombolata è diventata una tradizione che ci ricorda l’importanza di stare insieme, ridere e condividere, anche (e soprattutto) con premi improbabili senza dimenticare di donare a chi ne ha più bisogno.
Un doveroso e riconoscente ringraziamento speciale va allora ai parrocchioni e al Dongia, che hanno allestito la sala, l’amplificazione, il maxi schermo e perfino distribuito i cioccolatini, tutto con un impegno instancabile. Sono quelle piccole grandi cose che diamo spesso per scontate ma che fanno la differenza.
Matteo
Il pranzo con i catechisti
Il pranzo con i volontari della sacrestia
L'incontro di preghiera dei giovani
L'incontro di preghiera delle famiglie
Il concerto
Meriti nascosti
Sant’Agostino sosteneva che cantando si prega due volte, ed evidentemente, Maria Pia, insegnante della corale della nostra parrocchia, ha fatto suo questo concetto; l’appuntamento con le melodie natalizie è divenuta, infatti, sotto la sua guida, una consuetudine che si ripropone da ben 26 anni.
Come da copione, anche lo scorso 15 dicembre, sull’altare della chiesa di “Gesù bambino a Sacco Pastore” sono comparsi ventiquattro coristi, tutti bimbi di rosso vestiti, che hanno intonato otto brani.
Il repertorio presentato dinanzi a genitori, nonni ed amici, ha spaziato dai classici della tradizione, come “Astro del Ciel”, fino ad arrivare ai titoli più recenti dell’Antoniano di Bologna, come “Meraviglioso è”. (ndr canzone del novembre 2018)
Ho immaginato una sorta di staffetta “ideale” tra la direttrice del coro dello Zecchino, Mariele Ventre, e la nostra Maria Pia, altrettanto abile ed attenta preparatrice dei cantanti nostrani.
In un contesto abbellito dalle luci degli abeti e dall’insostituibile presepe, si è assistito ad uno spettacolo che non ha dimenticato di veicolare messaggi di spessore, con la frase” Vogliamo la pace” che campeggiava su di uno striscione srotolato dai piccoli protagonisti.
Conclusione in grande stile con “Feliz Navidad, che ha riunito in un ensemble piccini e grandi. (ndr, gli adulti hanno animato la seconda parentesi musicale).
Grazie a chi c’è stato e a chi ci sarà… attendiamo il successivo Santo Natale per altre coinvolgenti emozioni.
Paola P.