3 giugno: Pompei e Napoli!
Altre iniziative erano state lanciate… anche un viaggetto in Puglia e Lucania… poi annullati per insufficienza di iscritti… Chi poteva immaginare che una gita programmata per il 3 giugno, proprio nel bel mezzo di un ponte, riscuotesse tanto successo…. ci siamo litigati i posti. Dopo che i 55 posti previsti sono stati prenotati, si è stilata una lista di attesa e il Don ha richiesto un pullman più grande.
Tutti contenti! Ore sette: appello con schiamazzi, partenza dopo dieci minuti: tutti puntuali, tutti perfetti, tutti colorati, sorridenti, i pessimisti con qualche golfino e qualche ombrellino in borsa, gli ottimisti con occhiali da sole e vestiti leggeri. Dai, si parte!
Pompei: ci accoglie uno stuolo di striscioni, indovinate di che colore, è tutta festa in questi giorni, non c’è che dire, pure la Madonna è messa in mezzo: A’ Maronna c’ha fatto a grazia!!! Messa al santuario prenotata per le 11. Ultrapuntuali: il Don ha potuto celebrare all’altare maggiore, sotto l’immagine della Madonna, poi candele, acquisto di rosari, qualche confessione e ci immergiamo nel colore della piazza, tra il profumo delle sfogliatelle, qualcuno ammira il panorama dall’alto del campanile…
Con la pancia piena arriviamo a Napoli per un giro panoramico sul porto, il Molo Beverello, Via Orazio, Via Petrarca…. foto con panorama sul golfo. Spettacolo.
Arriviamo a Roma e ad aspettarci c’è una luna piena in fondo a Via Val Chisone che ci fa apprezzare pure il nostro caro vecchio quartiere!
Grazie a tutti!!


Pentecoste... Processione Eucaristica
Oggi, 28 maggio, ho partecipato alla Processione Eucaristica per la festa della Pentecoste (festività in cui si ricorda la discesa dello Spirito Santo sulla Madonna e sugli apostoli e che ricorre 50 giorni dopo Pasqua) Prima, però, ho prestato servizio come chierichetta alla Messa delle 10…e subito dopo è iniziato il Corteo Sacro!!! Durante la Messa il Dongia ci ha spiegato il significato della Pentecoste, ci ha descritto alcuni simboli dello Spirito Santo ed abbiamo portato una simbolica candela accesa all’altare. Durante il corteo io, facendo parte del Servizio Liturgico, sono stata davanti tra le prime persone, subito dopo la Croce e prima del Baldacchino con l’Ostia. E’ anche stato molto emozionante aver rindossato, in questa occasione importante, la tunica della Prima Comunione sia per il Servizio che per la partecipazione alla Processione. Erano con me anche tutti gli altri bambini che hanno ricevuto la Prima Comunione quest’anno. Sono stata molto felice di aver “festeggiato” il giorno della Pentecoste partecipando a questa Processione con le altre persone della mia Parrocchia…nonostante il caldo di questa mattina!!! Questo momento importante ci ha riuniti! Bella la sensazione di far parte della Comunità: tutti insieme per le strade per le vie del quartiere pregando e cantando… Da ripetere!!!
Elena
3 Maggio: venticinquesimo di sacerdozio di Don Gianfranco
Sono belle le biografie. In ognuna di esse è racchiusa la verità di un’esistenza. Per questo quando la testimonianza della fede è corredata da qualche particolare di vita vissuta la accogliamo con maggior attenzione. Venticinque anni di sacerdozio: è obbligatorio un ripercorrere a volo d’uccello tutta una vita, di rapporto con Dio, certo, ma anche di episodi di vita semplice, di volti di persone importanti per te. Già altre volte le omelie di don Gianfranco avevano fatto riferimento a fatti e persone di un lontano passato, ma stavolta il ricordo dei genitori, la mamma severa, attenta al bilancio familiare, il papà gioioso che apprezzava la compagnia degli amici e altri personaggi per noi sconosciuti sono balzati più vivi dai racconti di un sacerdote un po’ commosso. Il nonno che gli ha insegnato a fare la barba e don Dante, parroco del suo paese che cercava di semplificare le processioni, che forse gli ha inculcato l’amore per il presepe, che gli ha chiesto se era caduto da cavallo, quando gli ha confidato il desiderio di incamminarsi verso il sacerdozio.
Ricordi vivi anche dei parrocchiani di cui ha dovuto celebrare il funerale, specie di alcuni che hanno condiviso con lui momenti semplici della vita parrocchiale, momenti pieni di entusiasmo, di voglia di fare, di questo sentimento che oggi più di sempre riempie l’aria di una chiesa zeppa: essere davvero comunità.
Anniversari — 3 Maggio 2023 Diocesi: Roma, oggi la comunità di Gesù Bambino a Sacco Pastore in festa per il 25° di sacerdozio del parroco, don Gianfranco Salticchioli
23 Aprile 2023 - S. Giorgio
Oggi ogni membro Scout rinnova la propria adesione al movimento Scout ed ai valori da esso promossi.
Con l’aiuto di Dio chiediamo che la Co. Ca. Sentinelle del mattino possa continuare a servire con passione e non per abitudine a voler giocare, a non dover giocare, a vivere con gioia l’incontro con i ragazzi che ci vengono affidati e con loro camminare nella Tua luce Signore, con lo spirito di chi riesce a donarsi e saper donare.
Il gruppo Roma 66 quest’anno entra nel 45ennale della nostra attività e in questo tempo non abbiamo mai smesso di credere nei valori fondamentali dello Scoutismo e nell’importanza del rapporto con il territorio, nel quale viviamo, con l’obiettivo di lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato.






Tempo di Pasqua!!!
Foto della domenica delle palme
Foto di giovedì santo
Foto della notte di Pasqua
Quaresima
Venerdì 31: la via crucis per le vie del quartiere
Alle 21. Una luna quasi piena. La gente arriva davanti agli uffici parrocchiali. Accende una fiaccola, prende il foglio dei canti… la via crucis sta iniziando. Gli scout si caricano sulle spalle della statua del Cristo morto, altoparlanti, microfoni, soprattutto la grande croce di legno. Quattordici stazioni. A comporre delle brevi meditazioni hanno cooperato tutti i gruppi parrocchiali… i lettori si alternano, si prega, si canta. Siamo tanti ma il raccoglimento è pieno. Camminiamo sotto gli alberi, sotto le finestre illuminate, qualcuno si affaccia, tanti si fermano ad osservare. Comincia la nostra settimana santa, la settimana più importante nella liturgia della Chiesa.
25 marzo: una giornata piena!
Il pranzo dell'amicizia
Pranzo dell’amicizia e raccolta alimentare. Sempre grazie alle supermagnifiche volontarie della Caritas, ai ragazzi scout e alcuni genitori del catechismo e scuola calcio. Menù del giorno: Pasta al pesto, pollo alla cacciatora, verdure grigliate, colomba, frutta. Durante la settimana, pacco alimentare per gli utenti del centro di ascolto parrocchiale.
L'incontro di preghiera delle famiglie
Un incontro speciale: gruppo delle famiglie di tutte le età con gli amici del Rinnovamento nello Spirito Santo: la Messa insieme, un momento di adorazione e ringraziamento e poi tante testimonianze. Tema: la preghiera e il perdono. Due temi che hanno toccato le corde più profonde della nostra anina … e poi… la formula del consenso ripetuta tutti insieme! Un momento che … c’è voluto un incitamento più forte, sennò non ce la facevamo. “Prendo te, con la grazia di Cristo, e prometto di esserti fedele sempre…”


Contrordine: il ritiro di quaresima, già programmato per il Divino Amore, si è svolto invece in parrocchia con pranzo più o meno autogestito… perchè alle vettovaglie portate da noi si sono aggiunti ottimi fritti offerti dal Don: baccalà e fiori di zucca caldissimi e inaspettati.
Catechesi sull’ASCOLTO, parola d’ordine che ci viene sussurrata, detta, urlata, da ogni parte: dal Papa, dai vescovi, dai preti e finalmente fatta nostra. Ascoltiamoci!!!
Catechesi su Emmaus e su Marta e Maria, due brani del Vangelo che hanno riempito una mattinata all’insegna appunto dell’ascolto, ma anche della preghiera e dell’amicizia.



22 febbraio: Le ceneri
Messe tutte molte partecipate, tre la mattina e due nel pomeriggio. Alle 19 omelia di Don Gianfranco sulla falsa devozione… perchè è vero che le pratiche di pietà sono un esercizio per un tempo di rinnovamento, nella prospettiva dell’allontamento dal male e l’avvicinamento al bene e che quelle indicate nel Vangelo di oggi – digiuno, elemosina, carità – sono pratiche comuni a tutte le religioni, ma dobbiamo riflettere che dal dopoguerra a oggi la situazione è cambiata… per esempio è diverso parlare di digiuno a un benestante europeo o a un bambino denutrito o che muore di fame in regioni poverissime… Sono consigli che assumono significato diverso a seconda del contesto.
A volte la cosiddetta “devozione” si confonde con la superstizione. S. Francesco di Sales parla della vera devozione che è legata alla vita divina in noi.
Dobbiamo chiederci se amiamo Dio senza illuderci. La risposta è: quando siamo pronti e appassionati a compiere atti buoni verso gli altri. E’ allora che le nostre devozioni diventano stile di vita, atteggiamenti che illuminano scelte grandi e piccole.
Riflettiamo allora sul testo che riportiamo tratto dagli scritti di questo grande santo…
“Chi si consacra al digiuno, penserà di essere devoto perché non mangia, mentre ha il cuore pieno di rancore; e mentre non se la sente di bagnare la lingua nel vino e neppure nell’acqua, per amore della sobrietà, non avrà alcuno scrupolo nel tuffarla nel sangue del prossimo con la maldicenza e la calunnia.
Un altro penserà di essere devoto perché biascica tutto il giorno una filza interminabile di preghiere; e non darà peso alle parole cattive, arroganti e ingiuriose che la sua lingua rifilerà, per il resto della giornata, a domestici e vicini.
Qualche altro metterà mano volentieri al portafoglio per fare l’elemosina ai poveri, ma non riuscirà a cavare un briciolo di dolcezza dal cuore per perdonare i nemici; ci sarà poi l’altro che perdonerà i nemici, ma di pagare i debiti non gli passerà neanche per la testa; ci vorrà il tribunale.
Tutta questa brava gente, dall’opinione comune è considerata devota, ma non lo è per niente”.
DA: “FILOTEA – INTRODUZIONE ALLA VITA DEVOTA” DI S. FRANCESCO DI SALES

Oggi mega festa dell’oratorio, con s. Messa alle ore 10:00. Vangelo su “porgi l’altra guancia”. Dopo la s. Messa tutti in oratorio per giochi e festa di carnevale. ore 13:00 grandissimo pranzo nel salone con le famiglie dei ragazzi. Un grandissimo grazie a Guido (tra qualche giorno papà, anche se oggi era mascherato da reverendo), e ai ragazzi dell’oratorio.

19 febbraio




11 febbraio festa della Madonna di Lourdes
Alle ore 11: Santa Messa con unzione degli infermi
Festa della Madonna di Lourdes, la cui apparizione a santa Bernardette fu accompagnata da prodigi di guarigione. Noi cristiani, in particolare la Chiesa Cattolica, ha sempre creduto nella Santissima Vergine di Nazareth, quale donna scelta da Dio per essere Madre del Figlio suo Unigenito e per associarla alla sua opera di salvezza. Ogni volta che preghiamo Maria, la benedizione di Dio scende su di noi, con tutti i suoi doni. La particolare cura di Maria verso i malati, mostrata nelle sue prodigiose apparizioni, fa di Lei la vera Regina di tutti i Santi, la Madre della salvezza, pronta sempre a soccorrere i suoi figli, specie se colpiti dalla malattia.
Un'esperienza ad Albano... per noi catechisti
La giornata di sabato 4 febbraio è stata una bella esperienza: soprattutto l’incontro con le suore Clarisse è stato molto edificante. Ero partita un po’ prevenuta perché le avevo incontrate altre volte, ma questa volta mi sono resa conto che gli incontri sono sempre nuovi. Anche l’ascolto non è sempre lo stesso naturalmente, dipende da come sei nel momento dell’ascolto, come ti approcci all’ascolto … così a volte l’ascolto ti colpisce al cuore.
Mi hanno colpito perché trasmettevano serenità, sempre con il sorriso, ci hanno fatto riflettere, alla luce della loro vocazione, sulla Parola del giorno, che riguardava il radunarsi in disparte, un po’ da soli. E’ stato un regalo di Dio, perché quella Parola sembrava proprio essere stata scritta per noi, per noi che vivevamo quella giornata. Chiamati in disparte a stare all’ascolto di Dio.
Avevo sempre pensato che per delle suore doveva essere più semplice che per noi, che siamo nel “mondo”, ma invece sentendo le Clarisse mentre parlavamo mi sono accorta che loro sono separate dal mondo, ma dentro il mondo.
Secondo l’etimologia la parola santo si ricollega a sanctus, participio passato del verbo latino sancire, nel significato di “separato” e ho sentito nel cuore che anche io sono chiamata ad essere santa nel mio vivere quotidianamente proprio nel posto in cui sono, nella mia famiglia, nelle vicissitudini di tutti i giorni. Come loro anche noi siamo chiamati da Dio.
Ero alla mia prima esperienza con il Gruppo delle Catechiste e devo dire che mi sono trovata molto bene, mi sono sentita accolta, ho ritrovato tra loro un’amica di vecchia data con cui ho condiviso ricordi ed esperienze di fede!
Una giornata serena all’insegna della crescita personale!
Alessia.
29 gennaio: una Messa speciale!
Tanta Gioia Sorrisi e serenità.
E’ stata la prima messa animata dal Calcio Ricreativo Giovanile dopo 3 anni. Senza mascherine, vicini ai compagni e agli amici. Una Domenica speciale insieme ai bambini e ragazzi, allo Staff, ai Don e alle famiglie. Siamo di nuovo “in campo” con Gesù dopo tante difficoltà. Ci siamo rialzati uniti e con tanta voglia di giocare e di riprendere una vita normale. Di nuovo con la possibilità di continuare ad educare e a crescere nello sport e nella fede.
Giuliano – Presidente CRG GB
L’esperienza vissuta durante la messa animata dal CRG del 29 gennaio è stata importante e piena di significati sotto molti punti di vista.
Innanzi tuto il senso di aggregazione, che è importante per sentirsi parte di una grande famiglia.
Lo staff ha trasmesso efficacemente questo valore raggruppando insieme bambini e ragazzi di ogni fascia di età, in modo da far percepire ai più piccoli come si può rimanere uniti anche da grandi
e ricordando ai ragazzi ed allo staff quanta strada hanno fatto crescendo e giocando insieme.
Il gruppo è stato portato all’interno di una comunità ancora più grande, la Chiesa, che è una famiglia anche per chi non è credente, in quanto i valori che trasmette sono universali;
basti pensare alle parole recitate dal gruppo con la “preghiera dello sportivo”, nelle quali anche chi non è cattolico si può riconoscere.
Per chi è credente, invece, la partecipazione alla messa è stata un motivo in più per avvicinarsi alla comunità, un momento utile a tutti per capire che si è parte di una comunità crescendo insieme,
rispettando sempre il prossimo e mettendo a disposizione il proprio servizio per gli altri.
Enzo, papà di Valerio
Caro Giuliano,
cogliamo questa occasione per salutare e ringraziare te e tutti i membri dello Staff per la bellissima giornata passata insieme, in un clima di gioia e allegria degno di essere incorniciato. La partecipazione del CRG GB alla Santa Messa domenicale crediamo abbia rappresentato un momento di particolare importanza nel corso del cammino del gruppo sportivo e della parrocchia intera. Una manifestazione significativa dei principi e dei valori che il CRG porta avanti sin dai tempi in cui anche noi ne eravamo parte integrante e che abbiamo ritrovato intatti e rafforzati ancor di più oggi, che a far parte del CRG sono i nostri figli.
La concelebrazione attiva alla Santa Messa è stato un momento di gioia piena e contagiosa, sia per i ragazzi, orgogliosi di essere parte del CRG, sia per i genitori e per le persone presenti, che riteniamo abbiano colto pienamente lo spirito, l’entusiasmo e la passione che contagiosamente ha coinvolto tutta l’assemblea.
Molto commovente è stato il ricordo di Carlo, sempre nei nostri cuori, e delle origini del CRG, che ci ha toccato nel profondo portando alla memoria momenti indimenticabili di sincera amicizia.
Una particolare menzione merita anche il momento dedicato alla preghiera dello sportivo. Una preghiera intima e profonda che ha emozionato tutti ed ancor più noi, che l’abbiamo recitata insieme sui campi da gioco oramai più di 10 anni fa. Un manifesto di valori che non può non essere condiviso da noi genitori e dalla parrocchia intera, che riconosce e rivede in queste manifestazioni il lavoro proficuo e costante che l’azione ispirata a principi cattolici offre alla comunità.
Basta rivedere le fotografie che abbiamo fatto per rendersi conto di quanta gioia traspare in questi momenti dai visi dei bambini, da quelli dello staff e da tutti quelli intorno a loro.
Pensiamo che giornate come queste siano occasioni importanti e necessarie per manifestare la presenza del CRG nella comunità parrocchiale e favorire la crescita del gruppo e dell’intera comunità.
Nella speranza che ce ne possano essere altre nel corso dell’anno sportivo e felici della scelta di far crescere i nostri figli in un ambiente sano e animato da genuini valori cristiani, vi salutiamo calorosamente, pregando affinché in ogni occasione il Signore possa entrare in campo con voi!
Antonio e Simona – Ex Staff CRG & Genitori di Francesco e Romeo


