11 novembre - Bentornati alla cena di Amanida!

Dopo tre anni di forzata interruzione, per la nota situazione pandemica, è tornata finalmente in Parrocchia la cena di beneficenza dell’Associazione Amanida ODV. Oltre 90 persone hanno riempito, con entusiasmo e generosità, i tavoli del salone parrocchiale, coperti da sgargianti tovaglie blu e tovaglioli gialli. Il menù dell’“Indovina per chi vieni a cena…” del 2023 ha proposto l’antipasto rustico di Gemma, le crepes miste di Titti, la galantina di pollo di Gabriella e il polpettone di tacchino di Giuseppina, le melenzane a funghetto di Pasquale e la panna cotta di Monica. E, per finire, il caffè preparato da Antonio e gli immancabili zuccherini al liquore di Pasquale…un bentornato anche i mitici zuccherini al liquore!

La mattinata di preparazione del salone è stata caratterizzata da una particolare “buona azione” compiuta da alcune Scout d’Europa capitanate da Marta, la nipote di Titti, che con le sue amiche ci hanno aiutato ad allestire i tavoli. Che faticaccia! Grazie ragazze, siete state veramente veloci ed eccezionali! Ma altre giovani leve hanno mostrato la loro buona volontà aiutandoci durante la serata: Ilaria, Simone e Aurora, i nipoti di Gemma, insieme ad Elena e Alessandro, i figli di Monica, hanno contribuito a mettere nei piatti le vivande e a portarle ai tavoli. Grazie anche a loro…giovani volontari crescono! E grazie anche alle due leggiadre hostess Chiara e Francesca, prestateci dall’Oratorio, che con i loro sorrisi hanno servito ai tavoli, insieme ad una volontaria d’eccezione: Sophie che, con il suo charme francese, ha dato un tocco di internazionalità alla serata.

Ma su tutto hanno trionfato l’altruismo e la bontà di tutte le amiche e gli amici convenuti a cena che, con le loro generose offerte, hanno fatto sì che la serata di beneficenza avesse un grande successo, mettendo in pratica gli insegnamenti del Vangelo “…In verità vi dico che in quanto l’avete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me” (Mt. 25:40).

Perché – come hanno illustrato Roberto ed Antonio – le offerte raccolte saranno utilizzate per  finanziare i progetti attuali di Amanida: l’adozione a distanza di 12 bambini di Dekemhare in Eritrea; il sostegno agricolo-economico alle famiglie eritree meno abbienti; l’aiuto economico alle famiglie e ai bambini bisognosi della Diocesi di Niamey in Niger e la prevenzione cardiologica e gli interventi di cardiochirurgia effettuati dai medici dell’associazione nostra partener “Un Cuore un Mondo” di Massa presso alcuni ospedali di Asmara, sempre in Eritrea.

Un ringraziamento di vero cuore i Soci di Amanida lo fanno a Don Gianfranco, che ha fraternamente concesso l’utilizzo delle sale parrocchiali e della cucina e che, anche quest’anno, con generosità ha scelto di sostenere, con una parte della raccolta delle offerte della Giornata Mondiale Missionaria (tenutasi in Parrocchia a fine ottobre), i progetti umanitari e di solidarietà di Amanida ODV. Grazie a tutti e appuntamento alla cena del 2024!

Antonio

5 novembre 2023 - Rinnovo mandato catechisti educatori e allenatori

Oggi, durante la messa dei bambini delle ore 10:00 i catechisti, i capi scout, gli educatori dell’oratorio e gli allenatori del calcio ricreativo giovanile, autentici testimoni di fede e di amore verso le giovani generazioni,  hanno rinnovato il loro impegno e la loro disponibilità a compiere questo servizio così prezioso per i nostri figli.

Cari catechisti, a voi è dato il compito oneroso, importante e meraviglioso di preparare i bambini e i ragazzi a ricevere i sacramenti dell’iniziazione cristiana, a far conoscere loro Gesù e la Chiesa, come via di redenzione umana e cristiana.

Cari capi scout della comunità RM66, a voi è dato il compito avvincente di educare i bambini e i ragazzi al governo di se stessi, alla socialità, alla condivisione del lavoro e all’impegno umano e cristiano.

Cari educatori dell’Oratorio della nostra parrocchia, a voi è dato il compito e il dono di accompagnare questi bambini e ragazzi, con le loro famiglie, nelle attività di gioco, di competizione gioiosa, di lavoro di gruppo, di comunione e di fede.

Cari educatori e allenatori della scuola calcio, calcio ricreativo giovanile, voi accompagnate e alleante i bambini e i ragazzi nell’attività sportiva e agonistica, insegnando loro a scoprire le proprie abilità, a crescere nel gioco di squadra, a godere delle vittorie e accettare umilmente le sconfitte, vivendo anche nello sport e nel tempo libero, l’amicizia di Cristo Gesù.

21 e 22 ottobre... una due giorni sull'amore... e all'insegna dei giochi dei ragazzi di tutte le età

Sabato pomeriggio: Primo incontro dell’anno per il gruppo delle famiglie dopo il ritiro a Sutri di fine settembre. Argomento: continuiamo il cammino della spiritualità dell’amore con lo sguardo rivolto a “gli uomini e alle donne alla ricerca di Dio”, come abbiamo rinominato i Santi. Quei santi ai quali quest’anno rivolgiamo la nostra attenzione: i santi della famiglia, della vita normale, santi che hanno condotto una vita simile alla nostra, trasformando le piccole cose di ogni giorno in cose straordinarie.

Incontro nel salone: qualcuno introduce, qualcuno illustra le figure che sono state scelte; poi la Messa, la preghiera, le nostre testimonianze e infine la cena, allegra, gioiosa, golosa!!

E a novembre altro incontro… una volta al mese cerchiamo di non mancare a questo importante appuntamento!

E la domenica, Messa delle 11: presentazione alla comunità del nuovo gruppo di fidanzati che stanno frequentando un altro cammino, quello di preparazione al matrimonio. Nove coppie, alle quali è stata consegnata una preghiera speciale, scritta per loro, perchè si impegnino in questo cammino che stanno scegliendo davanti a tutti noi. Auguri a tutti!

Giochi all'oratorio

Più di 70 bambini con le loro famiglie. Tanto divertimento, santa messa con don Innocent e don Fabio, condivisa con i ragazzi del catechismo. Poi il pranzo, bambini ed educatori  con don Fabio, don Innocent, Guido e  Valentina.

Bravi tutti

E un nuovo gruppo agli scout

Finalmente, dopo anni in cui se ne parlava, il gruppo scout Roma 66 della Parrocchia Gesù Bambino a Sacco Pastore ha ingrandito i propri confini accogliendo anche i bimbi più piccoli! Sabato 21 ottobre si è svolta la prima riunione dei Castorini, la branca scout dei bimbi dai 5 ai 7 anni... Dei veri piccoli esploratori pieni di energia e voglia di sperimentare e giocare tutti insieme nella loro piccola Diga! È stata un'emozione grande vedere bimbi così piccoli pronti a fare nuove avventure insieme agli scout più grandi che faranno loro da guida, sicuri nell'affidarsi a persone nuove pronte ad accoglierli a braccia aperte facendoli subito sentire a proprio agio in un ambiente pensato per loro, coinvolgendoli fin da subito in esplorazioni e giochi! E la cosa più divertente è stata vedere Don Carlos (Baloo per gli scout) correre e giocare con i piccolini tornando anche lui un po' bambino... Alla prossima avventura, crunk crunk!!! Cristina

La nuova chiesa: 4 ottobre 2023

Un’attesa condivisa. Anni di attesa, si potrebbe dire… perchè risale precisamente alla festa dell’Epifania del 2017 la visita pastorale del  Cardinal De Donatis, allora vescovo ausiliare di Roma, presso la nostra parrocchia. In quella occasione esortò Don Gianfranco a mettere mano al restauro della nostra Chiesa, non in linea con i nuovi orientamenti liturgici. 

Visite di architetti, progetti, disegni, sogni, ogni tanto sembrava che non se ne dovesse fare niente. Poi siamo arrivati.

Un’estate faticosa: operai al lavoro pure nelle giornate bollenti mentre l’ansia aumentata. Quella data, 4 ottobre, fissata per l’inaugurazione,  sembrava avvicinarsi mentre un cantiere stentava a ridiventare chiesa. Certo, non è mancato il coraggio: Messe in cappellina, pulizie continue, turni di sacrestia rivisti, controlli continui. L’ansia di Don Gianfranco aumentava con l’approssimarsi della data fatidica e, com’è noto, il nostro Parroco condivide… Eravamo tutti permeati d’ansia. Ci ridevamo un po’ sopra, ma dentro il cuore aspettavamo davvero con impazienza questo avvenimento così importante per tutti noi.

Domenica 1 ottobre distribuzione di un opuscolo esplicativo… ormai eravamo agli sgoccioli.

Una settimana di fuoco: pulizie, certo, ma soprattutto organizzazione tutta da affrontare… i volontari della parrocchia sono bravissimi, ma sarebbero stati capaci di muoversi senza incidenti di percorso… si temeva soprattutto lo sguardo arcigno del cerimoniere… incaricato niente popodimenoche da…. chissà!

Eccoci finalmente, l’arrivo gioioso del Cardinale, i fotografi veri e quelli improvvisati, il coro schierato e pronto, le “autorità” ai primi banchi, qualcuno con l’abito della festa, sacerdoti con la vecchia talare rispolverata per l’occasione: tutti perfetti!

Sulle note di “Iubilate omnis terra” comincia la celebrazione!

Aspersi dall’acqua che ci ricorda il nostro Battesimo, mentre assistiamo all’aspersione con la stessa acqua del nuovo altare, pensiamo alle tante celebrazioni che ci vedranno intorno a questo nuovo sacro altare e cantiamo il Gloria.

E’ dal nuovo ambone che vengono proclamate le letture e  pronunciata dal cardinale l’omelia. Segue un breve sunto:

Siamo qui a contemplare il risultato di un lavoro impegnativo di restauro. Oggi è la festa di S. Francesco. Non possono non venirci in mente le parole che questo santo udì e che segnarono l’inizio del suo cammino: “Va e ripara la mia casa!” Sta qui la sintesi di quello che è stato fatto in questi mesi. Anche il nostro mandato è edificare ogni giorno la chiesa viva e aiutare la comunità a vivere in comunione. La cura per l’edificio è la cura per l’edificazione e per la corresponsabilità di ognuno per celebrare insieme l’Eucarestia. Mi piace citare un autore africano del VI secolo che a proposito della missione della Chiesa, afferma “Celebrate quindi questo giorno, come membra dell’unico corpo di Cristo. Infatti non lo celebrerete inutilmente se voi sarete quello che celebrate. Se cioè sarete incorporati a quella Chiesa, che il Signore colma di Spirito Santo, estende con la sua forza in tutto il mondo, riconosce come sua, venendo da essa riconosciuto”.
I riti che oggi compiamo, le parole, i segni ci fanno riflettere sul senso, sul contenuto di quello che compiamo. L’ olio che unge e conforma a Cristo. E’ l’olio crismale con cui siamo stati unti nel battesimo e nella confermazione, Crisma segno di salvezza. E l’acqua che lava, che rinnova, che purifica. Siamo diventati suoi, portiamo in noi il segno della mano di Dio. La chiesa usa il crisma tutte le volte che compie atti importanti. Anche noi compiremo un atto importante, unico, quando questo altare sarà unto per diventare segno di unione, centro della lode di tutti quelli che parteciperanno all’Eucarestia. Dio parla a ciascuno di noi, specie nei momenti in cui ci sentiamo stanchi e appesantiti. L’altare rigenera tutti noi, che lo guardiamo, al quale è rivolto lo sguardo di tutti noi che siamo tutti invitati. Gesù ci dice venite a trovare riposo, gioia. Abbiamo letto nella prima lettura, tratto dalla Genesi, del sogno di Giacobbe e delle parole rivoltegli dal Signore “Ecco io sono con te e ti proteggerò dovunque tu andrai” E’ Lui che parla al nostro cuore. I battezzati hanno una Bussola. Sono guidati dalla Parola e dell’Eucarestia. L’eterno è in questo luogo, tenda del convegno. La Parrocchia è Chiesa in mezzo alle case, luogo dove Dio manifesta la sua protezione. Luogo che stimola l’uomo alla riverenza. E, come Giacobbe che unge la pietra che aveva usato come cuscino durante quel sonno, noi oggi compiamo questo rito di unzione. Abbiamo eretto una pietra che deve diventare pietra angolare della fede, ara del sacrificio di Cristo, altare che coperto dalla tovaglia diventa mensa. E poi ci sono l’incenso e la luce, simboli di preghiera, di fede, di gioia.
Auguro abbondanti grazie che scendano su questa comunità.

Ed è il momento del rito: l’invocazione dei santi perchè ci aiutino a sentire questo altare centro vivo della nostra pietà e della nostra fede, il ricordo di cosa è stato l’altare nei secoli: da Noè a Cristo, passando per Abramo e Mosè. Sotto l’altare vengono deposte le reliquie, poi l’altare viene unto col Crisma “olio che consacra, che profuma, che risana, che illumina” e incensato per mezzo di un grande braciere che riempie la chiesa di profumo.

Dopo l’incensazione sull’altare viene passata da alcuni fedeli una pezzuola, posta una tovaglia e adornato di fiori.

La Messa prosegue: siamo tutti consapevoli di vivere un momento importante per la nostra comunità: offertorio, consacrazione, comunione, parole di commiato del Cardinale e di Don Gianfranco, solenne benedizione. Qualche persona fa capolino in sacrestia, per un saluto e una foto. Grazie a tutti di tutto.

 

Fine giugno: Iniziano i lavori di rifacimento del presbiterio....

Una esperienza interessante per noi ragazzi!

Oggi, in questa giornata molto piovosa, la mattinata al centro estivo è iniziata con una bella visita a sorpresa: è venuta la “Guardia di Finanza”. I finanzieri presenti ci hanno spiegato che spesso utilizzano l’aiuto dei cani!!! Ci hanno detto che, inizialmente, per far memorizzare l’odore della droga al cane usano sostanze vere. Poi usano quelle sintetiche e associano il trovare l’oggetto contenente la droga con un premio (per esempio una pallina o un osso giocattolo)

Con i finanzieri c’erano anche 2 cani e così ci hanno fatto una vera dimostrazione: inizialmente un cane correva vicino a delle valigie vuote, poi un finanziere ha aggiunto un’altra valigia con della droga e ci ha fatto vedere che il cane si è “interessato” effettivamente a quella valigia. Poi, quando il finanziere ha visto che il cane era focalizzato solo su quella valigia “sospetta” l’ha aperta e gli ha dato il  giochino come ricompensa.

C’è stata anche un’altra dimostrazione che ha convolto noi bambini: mentre camminavamo si è aggiunto un signore con addosso la droga e subito il cane gli si è avvicinato e lo ha allontanato dagli altri. Anche qui ha ricevuto una ricompensa. 

E’ ‘stato davvero un bel modo per iniziare la giornata, è stata una esperienza molto bella ed interessante… complimenti a chi l’ha organizzata!!

Elena

9 - 10 - 11 giugno: la festa !!

Cronistoria di un evento agognato e finalmente avverato dopo lunga attesa. La festa della Parrocchia e del Quartiere.  Evento amato e talvolta deriso a torto. Da tre anni causa pandemia non era più in calendario e…se ne sentiva la mancanza. Finalmente, dopo tanta trepidazione ed una lunga preparazione, abbiamo visto le prime giostre apparire giovedì mattina sullo spiazzo di Via Campi Flegrei, assieme alle lunghe fettucce bianco/rosse e segnali di divieto di posteggio fino a domenica. Venerdì verso le 17 si sono sentiti i primi squilli di tromba e…via all’inizio ancora in sordina della Festa. Con il passare di un tempo assai breve, si è affollato lo spiazzo, le giostre hanno iniziato a volteggiare e la musichetta si è fatta sentire. I ragazzini con palloncini e bastoncini con zucchero filato hanno iniziato le loro corsette, inseguiti da raccomandazioni mammesche o anche nonnesche di “stai attento, non cadete, non sparite”. Dopo le 18 si è iniziato ad annusare un profumino delizioso di pizze fritte ed altre bontà al reparto gastronomia e sono apparse figure con panini e wurstel in ogni mano che venivano addentati con soddisfazione. Le varie bancarelle di volontariato o pubblicitarie vengono prese d’assalto e la squadra dei Festaioli fa del suo meglio per vendere i biglietti dei ricchi premi della lotteria. La serata è continuata in allegria con le orchestre SPI. di CO e Capitani Coraggiosi fino all’orario di Cenerentola, cioè mezzanotte, come da disposizione comunale.  Il sabato è iniziato con la S. Messa officiata da Don Gianfranco, con benedizione di animali domestici sull’area festa, molto apprezzata da una folta tribù di cani, due gatti ed una tartaruga. Grazie Don Gianfranco.   Sabato è stato un altro pomeriggio di divertimento, buone mangiate (anche di piatti esotici, eritrei) e musica divertente (fantastica l’esibizione dell’orchestra Matteo Tortora, vero virtuoso dell’organetto”). I tifosi del pallone sono anche stati “serviti” dall’idea brillante di montare un maxischermo per vedere la finale di Champions (non fortunata per l’Italia). Finalmente, fra il primo ed il secondo tempo della partita l’evento “clou” della Festa: l’estrazione dei premi della lotteria, condotta da un gasatissimo “manscout” (un po’  cresciutello  per essere un boyscout) e 12 virgulti innocenti, vengo estratti i 12 numeri e la caccia ai vincitori più  fortunati inizia. La Festa continua fino all’ora canonica e, possiamo dire con legittima soddisfazione, è stata un successo.    P.S. grazie, caro Gesù Bambino, ci hai veramente aiutati con il tempo.

Luisa

Piacevole riscoperta. Un tuffo nel passato per noi che abbiamo vissuto la festa del quartiere da adolescenti. Tutto bellissimo e ben organizzato, dal cibo (buona scelta anche per i bimbi piccoli), la musica, i giochi (mio figlio è impazzito!), gli intrattenimenti. Grazie a tutte quelle persone che con la loro partecipazione e disponibilità hanno reso possibile questo bel momento di condivisione!

Arianna

In questo (finalmente!) soleggiato sabato mattina di giugno, circondati da giostre e gazebi della festa parrocchiale, il nostro amato Parroco Don Gianfranco ha accolto i nostri amici animali.  Una messa molto speciale quella celebrata, dove abbiamo affidato alle cure ed alla protezione del Signore i nostri amici animali. In molti sono accorsi con cagnolini, gatti, tartarughe, criceti e chi più ne ha ne metta! Calcando le orme di San Francesco, il nostro pastore, ha riservato parole e preghiere per noi ed i nostri fidati amici, ringraziando insieme il Signore per la gioia quotidiana della loro presenza nelle nostre case. Una bella iniziativa di gioia e di amore anche per i nostri amici animali!

Emanuele

La festa organizzata dalla comunità della nostra parrocchia, si è svolta nei giorni 9 e 10 giugno, nel parco adiacente la chiesa. Le aspettative da parte di tutti, soprattutto di bambini e ragazzi, erano alte e le previsioni meteorologiche non molto buone… Noi l’abbiamo sempre vissuta come un’occasione in più per conoscerci, per andare oltre lo sguardo di chi si riconosce per strada come parrocchiano e il ‘buongiorno’ frettoloso:  è un momento di fraternità che ci unisce e ci fa sentire un po’ di più ‘famiglia’.
Ci siamo dati appuntamento venerdì con alcuni amici per cenare insieme; tutto era perfettamente organizzato e allestito, grazie anche alle collaborazioni della cooperativa Arca di Noè e Amanida onlus: il palco con i gruppi musicali, i tavoli, i giochi per piccoli e grandi, gli stand e la cucina… e come sempre, gli instancabili volontari, gli Scout Roma 66, angeli che col sorriso e l’educazione, assistevano e controllavano che tutto si svolgesse al meglio, senza alcun imprevisto! Quest’anno è venuta a trovarci una nostra amica storica, che non aveva mai partecipato e che è rimasta colpita dal clima positivo e dall’accoglienza, oltre che dalle prelibatezze culinarie a prezzi popolari! Ci siamo distesi, sono state due serate in cui, lasciati alle spalle stanchezza e problemi, abbiamo fatto un assaggio di vacanza del corpo ma… non dello spirito, perché, come sappiamo, Dio è sempre con noi, anche in vacanza. Un grazie speciale va a Don Gianfranco!
Alessandra e Gennaro

[…]Or la squilla dà segno
Della festa che viene;
Ed a quel suon diresti
Che il cor si riconforta.
I fanciulli gridando
Su la piazzuola in frotta,
E qua e là saltando,
Fanno un lieto romore[…]
Inizio così, con queste parole. I versi del sabato del villaggio mi sono venuti subito alla mente quando, dopo tre anni ormai, mi sono ritrovata alla festa di quartiere per l’appunto la sera di sabato scorso. Ed un po’ il nostro quartiere, e la nostra parrocchia che ne è il cuore, assomigliano ad un villaggio: raccolto nell’ansa del fiume, il parco, la scuola, i piccoli negozi, il suono delle campane all’Ave Maria delle sette, o la domenica. Siamo molto fortunati a poter vivere in un villaggio all’interno di Roma, e la sera di sabato scorso me ne sono resa conto anche io.
Dopo gli anni di stop, che ci hanno tutti duramente provato, tornare a stare insieme in una calda sera d’estate per ritrovarsi a mangiare agli stessi tavoli, con la musica dal vivo, le risate dei bambini e dei ragazzi in sottofondo sulle giostre è stato davvero un bel momento.
E davvero tutta l’equipe parrocchiale si è impegnata al massimo.
C’era il gruppo scout Roma 66, dai bambini del branco ai ragazzi del reparto, che si sono occupati della mensa, i ragazzi dell’oratorio, ed ogni volta che penso a queste belle realtà mi vengono sempre in mente le parole di Don Bosco : “Che i giovani non solo siano amati, ma che essi stessi conoscano di essere amati”, ed è tanto bello per i nostri ragazzi sapere di essere amati.
C’erano le ausiliarie della Caritas, ed il silenzioso bene che loro fanno ai bisognosi del nostro quartiere ricorda il profumo della violetta, perché la violetta cresce nascosta, ma si conosce e si trova grazie al suo profumo che sparge gentile.
C’era lo stand del gruppo Retake, una bella realtà che il nostro municipio è fortunato ad ospitare, Wake up, speak up, clean up! è il moto di questa organizzazione: sveglia, parla, pulisci!
C’era lo stand dell’associazione Aminda, per portare in quartiere un pezzetto di Eritrea, perché ciò che amiamo e di cui ci prendiamo cura diventa parte di noi, a dispetto ed oltre la distanza.
E poi c’eravamo noi, tutto il quartiere, chi frequenta e chi non frequenta la parrocchia, perché la festa della prima settimana di giugno è un’occasione importante per stare insieme e sentirsi famiglia, sentirsi comunità, sapere di esserci gli uni per gli altri, non essere soli.
Non posso fare altro che augurarmi di ritrovarci ancora tutti insieme l’anno prossimo.
Una parrocchiana.

3 giugno: Pompei e Napoli!

Altre iniziative erano state lanciate… anche un viaggetto in Puglia e Lucania… poi annullati per insufficienza di iscritti… Chi poteva immaginare che una gita programmata per il 3 giugno, proprio nel bel mezzo di un ponte, riscuotesse tanto successo…. ci siamo litigati i posti. Dopo che  i  55 posti previsti sono stati prenotati, si è stilata una lista di attesa e il Don ha richiesto un pullman più grande.

Tutti contenti! Ore sette: appello con schiamazzi, partenza dopo dieci minuti: tutti puntuali, tutti perfetti, tutti colorati, sorridenti, i pessimisti con qualche golfino e qualche ombrellino in borsa, gli ottimisti con occhiali da sole e vestiti leggeri. Dai, si parte!

Pompei: ci accoglie uno stuolo di striscioni, indovinate di che colore, è tutta festa in questi giorni, non c’è che dire, pure la Madonna è messa in mezzo: A’ Maronna c’ha fatto a grazia!!! Messa al santuario prenotata per le 11. Ultrapuntuali: il Don ha potuto celebrare all’altare maggiore, sotto l’immagine della Madonna, poi candele, acquisto di rosari, qualche confessione e ci immergiamo nel colore della piazza, tra il profumo delle sfogliatelle, qualcuno ammira il panorama dall’alto del campanile…

Con la pancia piena arriviamo a Napoli per un giro panoramico sul porto, il Molo Beverello, Via Orazio, Via Petrarca…. foto con panorama sul golfo. Spettacolo.

Arriviamo a Roma e ad aspettarci c’è una luna piena in fondo a Via Val Chisone che ci fa apprezzare pure il nostro caro vecchio quartiere!

Grazie a tutti!!

Pentecoste... Processione Eucaristica

Oggi, 28 maggio, ho partecipato alla Processione Eucaristica per la festa della Pentecoste (festività in cui si ricorda la discesa dello Spirito Santo sulla Madonna e sugli apostoli e che ricorre 50 giorni dopo Pasqua) Prima, però, ho prestato servizio come chierichetta alla Messa delle 10…e subito dopo è iniziato il Corteo Sacro!!! Durante la Messa il Dongia ci ha spiegato il significato della Pentecoste, ci ha descritto alcuni simboli dello Spirito Santo ed abbiamo portato una simbolica candela accesa all’altare. Durante il corteo io, facendo parte del Servizio Liturgico, sono stata davanti tra le prime persone, subito dopo la Croce e prima del Baldacchino con l’Ostia. E’ anche stato molto emozionante aver rindossato, in questa occasione importante, la tunica della Prima Comunione sia per il Servizio che per la partecipazione alla Processione. Erano con me anche tutti gli altri bambini che hanno ricevuto la Prima Comunione quest’anno. Sono stata molto felice di aver “festeggiato” il giorno della Pentecoste partecipando a questa Processione con le altre persone della mia Parrocchia…nonostante il caldo di questa mattina!!! Questo momento importante ci ha riuniti! Bella la sensazione di far parte della Comunità: tutti insieme per le strade per le vie del quartiere pregando e cantando… Da ripetere!!!

Elena

3 Maggio: venticinquesimo di sacerdozio di Don Gianfranco

Sono belle le biografie. In ognuna di esse è racchiusa la verità di un’esistenza. Per questo quando la testimonianza della fede è corredata da qualche particolare di vita vissuta la accogliamo con maggior attenzione. Venticinque anni di sacerdozio: è obbligatorio un ripercorrere a volo d’uccello tutta una vita, di rapporto con Dio, certo, ma anche di episodi di vita semplice, di volti di persone importanti per te. Già altre volte le omelie di don Gianfranco avevano fatto riferimento a fatti e persone di un lontano passato, ma stavolta il ricordo dei genitori, la mamma severa, attenta al bilancio familiare, il papà gioioso che apprezzava la compagnia degli amici e altri personaggi per noi sconosciuti sono balzati più vivi dai racconti di un sacerdote un po’ commosso. Il nonno che gli ha insegnato a fare la barba e don Dante, parroco del suo paese che cercava di semplificare le processioni, che forse gli ha inculcato l’amore per il presepe, che gli ha chiesto se era caduto da cavallo, quando gli ha confidato il desiderio di incamminarsi verso il sacerdozio.
Ricordi vivi anche dei parrocchiani di cui ha dovuto celebrare il funerale, specie di alcuni che hanno condiviso con lui momenti semplici della vita parrocchiale, momenti pieni di entusiasmo, di voglia di fare, di questo sentimento che oggi più di sempre riempie l’aria di una chiesa zeppa: essere davvero comunità.

Anniversari — 3 Maggio 2023 Diocesi: Roma, oggi la comunità di Gesù Bambino a Sacco Pastore in festa per il 25° di sacerdozio del parroco, don Gianfranco Salticchioli

 

23 Aprile 2023 - S. Giorgio

Oggi ogni membro Scout rinnova la propria adesione al movimento Scout ed ai valori da esso promossi.
Con l’aiuto di Dio chiediamo che la Co. Ca. Sentinelle del mattino possa continuare a servire con passione e non per abitudine a voler giocare, a non dover giocare, a vivere con gioia l’incontro con i ragazzi che ci vengono affidati e con loro camminare nella Tua luce Signore, con lo spirito di chi riesce a donarsi e saper donare.
Il gruppo Roma 66 quest’anno entra nel 45ennale della nostra attività e in questo tempo non abbiamo mai smesso di credere nei valori fondamentali dello Scoutismo e nell’importanza del rapporto con il territorio, nel quale viviamo, con l’obiettivo di lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato.

Sabato 22 aprile: visita guidata al palazzo lateranense

Tempo di Pasqua!!!

Foto della domenica delle palme

Foto di giovedì santo

Foto della notte di Pasqua

Quaresima

Venerdì 31: la via crucis per le vie del quartiere

Alle 21. Una luna quasi piena. La gente arriva davanti agli uffici parrocchiali. Accende una fiaccola, prende il foglio dei canti… la via crucis sta iniziando. Gli scout si caricano sulle spalle della statua del Cristo morto, altoparlanti, microfoni, soprattutto la grande croce di legno. Quattordici stazioni. A comporre delle brevi  meditazioni hanno cooperato tutti i gruppi parrocchiali… i lettori si alternano, si prega, si canta. Siamo tanti ma il raccoglimento è pieno. Camminiamo sotto gli alberi, sotto le finestre illuminate, qualcuno si affaccia, tanti si fermano ad osservare. Comincia la nostra settimana santa, la settimana più importante nella liturgia della Chiesa.

25 marzo: una giornata piena!

Il pranzo dell'amicizia

Pranzo dell’amicizia e raccolta alimentare. Sempre grazie alle supermagnifiche volontarie della Caritas, ai ragazzi scout e alcuni genitori del catechismo  e scuola calcio. Menù del giorno: Pasta al pesto, pollo alla cacciatora, verdure grigliate, colomba, frutta.   Durante la settimana, pacco alimentare per gli utenti del centro di ascolto parrocchiale.

L'incontro di preghiera delle famiglie

Un incontro speciale: gruppo delle famiglie di tutte le età con gli amici del Rinnovamento nello Spirito Santo: la Messa insieme, un momento di adorazione e ringraziamento e poi tante testimonianze. Tema: la preghiera e il perdono. Due temi che  hanno toccato le corde più profonde della nostra anina … e poi… la formula del consenso ripetuta tutti insieme! Un momento che … c’è voluto un incitamento più forte, sennò non ce la facevamo. “Prendo te, con la grazia di Cristo, e prometto di esserti fedele sempre…” 

Contrordine: il ritiro di quaresima, già programmato per il Divino Amore, si è svolto invece  in parrocchia con pranzo più o meno autogestito… perchè alle vettovaglie portate da noi si sono aggiunti ottimi fritti offerti dal Don: baccalà e fiori di zucca caldissimi e inaspettati.

Catechesi sull’ASCOLTO, parola d’ordine che ci viene sussurrata, detta, urlata, da ogni parte: dal Papa, dai vescovi, dai preti e finalmente fatta nostra. Ascoltiamoci!!! 

Catechesi su Emmaus e su Marta e Maria, due brani del Vangelo che hanno riempito una mattinata all’insegna appunto dell’ascolto, ma anche della preghiera e dell’amicizia.

22 febbraio: Le ceneri

Messe tutte molte partecipate, tre la mattina e due nel pomeriggio.  Alle 19 omelia di Don Gianfranco sulla falsa devozione… perchè è vero che le pratiche di pietà  sono un esercizio per un tempo di rinnovamento, nella prospettiva dell’allontamento dal male e l’avvicinamento al bene e che quelle indicate nel Vangelo di oggi – digiuno, elemosina, carità –  sono pratiche comuni a tutte le religioni, ma dobbiamo riflettere che dal dopoguerra a oggi la situazione è cambiata… per esempio è diverso parlare di digiuno a un benestante europeo o a un bambino denutrito o  che muore di fame in regioni poverissime…  Sono consigli che assumono significato diverso a seconda del contesto.

A volte la cosiddetta “devozione” si confonde con la superstizione. S. Francesco di Sales parla della vera devozione che è  legata alla vita divina in noi.

Dobbiamo chiederci se amiamo Dio senza illuderci. La risposta è: quando siamo pronti e appassionati a compiere atti buoni verso gli altri.  E’ allora che le nostre devozioni  diventano stile di vita, atteggiamenti che illuminano scelte grandi e piccole. 

Riflettiamo allora sul testo che riportiamo tratto dagli scritti di questo grande santo…

“Chi si consacra al digiuno, penserà di essere devoto perché non mangia, mentre ha il cuore pieno di rancore; e mentre non se la sente di bagnare la lingua nel vino e neppure nell’acqua, per amore della sobrietà, non avrà alcuno scrupolo nel tuffarla nel sangue del prossimo con la maldicenza e la calunnia.
Un altro penserà di essere devoto perché biascica tutto il giorno una filza interminabile di preghiere; e non darà peso alle parole cattive, arroganti e ingiuriose che la sua lingua rifilerà, per il resto della giornata, a domestici e vicini.
Qualche altro metterà mano volentieri al portafoglio per fare l’elemosina ai poveri, ma non riuscirà a cavare un briciolo di dolcezza dal cuore per perdonare i nemici; ci sarà poi l’altro che perdonerà i nemici, ma di pagare i debiti non gli passerà neanche per la testa; ci vorrà il tribunale.
Tutta questa brava gente, dall’opinione comune è considerata devota, ma non lo è per niente”.
DA: “FILOTEA – INTRODUZIONE ALLA VITA DEVOTA”  DI S. FRANCESCO DI SALES

Oggi mega festa dell’oratorio, con s. Messa alle ore 10:00. Vangelo su “porgi l’altra guancia”. Dopo la s. Messa tutti in oratorio per giochi e festa di carnevale. ore 13:00 grandissimo pranzo nel salone con le famiglie dei ragazzi. Un grandissimo grazie a Guido (tra qualche giorno papà, anche se oggi era mascherato da reverendo), e ai ragazzi dell’oratorio.

19 febbraio

Sabato 18 febbraio

Incontro per giovani coppie, alle 18 s. Messa. A seguire condivisione e confronto sul tema: che famiglia sognavi di realizzare. Cosa ne è di quel sogno, cosa hai già dovuto ridimensionare. Cena e festicciola di carnevale per i bimbi.

11 febbraio festa della Madonna di Lourdes

Alle ore 11: Santa Messa con unzione degli infermi

Festa della Madonna di Lourdes, la cui apparizione a santa Bernardette fu accompagnata da prodigi di guarigione. Noi cristiani, in particolare la Chiesa Cattolica, ha sempre creduto nella Santissima Vergine di Nazareth, quale donna scelta da Dio per essere Madre del Figlio suo Unigenito e per associarla alla sua opera di salvezza. Ogni volta che preghiamo Maria, la benedizione di Dio scende su di noi, con tutti i suoi doni. La particolare cura di Maria verso i malati, mostrata nelle sue prodigiose apparizioni, fa di Lei la vera Regina di tutti i Santi, la Madre della salvezza, pronta sempre a soccorrere i suoi figli, specie se colpiti dalla malattia.

Un'esperienza ad Albano... per noi catechisti

La giornata di sabato 4 febbraio è stata una bella esperienza: soprattutto l’incontro con le suore Clarisse è stato molto edificante. Ero partita un po’ prevenuta perché le avevo incontrate altre volte,  ma questa volta mi sono resa conto che gli incontri sono sempre nuovi. Anche l’ascolto non è  sempre lo stesso naturalmente, dipende da come sei nel momento dell’ascolto, come ti approcci all’ascolto …  così a volte l’ascolto ti  colpisce al cuore.

Mi hanno colpito perché trasmettevano serenità, sempre con il sorriso, ci hanno fatto riflettere, alla luce della loro vocazione,  sulla Parola del giorno, che riguardava il radunarsi in disparte, un po’ da soli. E’  stato un regalo di Dio, perché quella Parola sembrava proprio essere stata scritta per noi, per noi che vivevamo quella giornata. Chiamati  in disparte a stare all’ascolto di Dio.

Avevo sempre pensato che per delle suore doveva essere più semplice che per noi,  che siamo nel “mondo”, ma invece sentendo le Clarisse mentre parlavamo mi sono accorta che loro sono separate dal mondo, ma dentro il mondo.

Secondo l’etimologia la parola santo si ricollega a sanctus, participio passato del verbo latino sancire, nel significato di   “separato” e ho sentito nel cuore  che anche io sono chiamata ad essere santa nel mio vivere quotidianamente proprio nel posto in cui sono, nella mia famiglia, nelle vicissitudini di tutti i giorni. Come loro anche noi siamo chiamati da Dio.

Ero alla mia prima esperienza con il Gruppo delle Catechiste e devo dire che mi sono  trovata molto bene,  mi sono sentita accolta, ho ritrovato tra loro un’amica di vecchia data con cui ho condiviso ricordi ed esperienze di fede!

Una giornata serena all’insegna della crescita personale!

Alessia. 

29 gennaio: una Messa speciale!

Tanta Gioia Sorrisi e serenità.

E’ stata la prima messa animata dal Calcio Ricreativo Giovanile dopo 3 anni.  Senza mascherine, vicini ai compagni e agli amici. Una Domenica speciale insieme ai bambini e ragazzi, allo Staff, ai Don e alle famiglie. Siamo di nuovo “in campo” con Gesù dopo tante difficoltà. Ci siamo rialzati uniti e con tanta voglia di giocare e di riprendere una vita normale. Di nuovo con la possibilità di continuare ad educare e a crescere nello sport e nella fede.

Giuliano – Presidente CRG GB

L’esperienza vissuta durante la messa animata dal CRG del 29 gennaio è stata importante e piena di significati sotto molti punti di vista.
Innanzi tuto il senso di aggregazione, che è importante per sentirsi parte di una grande famiglia.
Lo staff ha trasmesso efficacemente questo valore raggruppando insieme bambini e ragazzi di ogni fascia di età, in modo da far percepire ai più piccoli come si può rimanere uniti anche da grandi
e ricordando ai ragazzi ed allo staff quanta strada hanno fatto crescendo e giocando insieme.
Il gruppo è stato portato all’interno di una comunità ancora più grande, la Chiesa, che è una famiglia anche per chi non è credente, in quanto i valori che trasmette sono universali;
basti pensare alle parole recitate dal gruppo con la “preghiera dello sportivo”, nelle quali anche chi non è cattolico si può riconoscere.
Per chi è credente, invece, la partecipazione alla messa è stata un motivo in più per avvicinarsi alla comunità, un momento utile a tutti per capire che si è parte di una comunità crescendo insieme,
rispettando sempre il prossimo e mettendo a disposizione il proprio servizio per gli altri.

Enzo, papà di Valerio

Caro Giuliano, 

cogliamo questa occasione per salutare e ringraziare te e tutti i membri dello Staff per la bellissima giornata passata insieme, in un clima di gioia e allegria degno di essere incorniciato. La partecipazione del CRG GB alla Santa Messa domenicale crediamo abbia rappresentato un momento di particolare importanza nel corso del cammino del gruppo sportivo e della parrocchia intera. Una manifestazione significativa dei principi e dei valori che il CRG porta avanti sin dai tempi in cui anche noi ne eravamo parte integrante e che abbiamo ritrovato intatti e rafforzati ancor di più oggi, che a far parte del CRG sono i nostri figli.  

La concelebrazione attiva alla Santa Messa è stato un momento di gioia piena e contagiosa, sia per i ragazzi, orgogliosi di essere parte del CRG, sia per i genitori e per le persone presenti, che riteniamo abbiano colto pienamente lo spirito, l’entusiasmo e la passione che contagiosamente ha coinvolto tutta l’assemblea.  

Molto commovente è stato il ricordo di Carlo, sempre nei nostri cuori, e delle origini del CRG, che ci ha toccato nel profondo portando alla memoria momenti indimenticabili di sincera amicizia.  

Una particolare menzione merita anche il momento dedicato alla preghiera dello sportivo. Una preghiera intima e profonda che ha emozionato tutti ed ancor più noi, che l’abbiamo recitata insieme sui campi da gioco oramai più di 10 anni fa. Un manifesto di valori che non può non essere condiviso da noi genitori e dalla parrocchia intera, che riconosce e rivede in queste manifestazioni il lavoro proficuo e costante che l’azione ispirata a principi cattolici offre alla comunità.  

Basta rivedere le fotografie che abbiamo fatto per rendersi conto di quanta gioia traspare in questi momenti dai visi dei bambini, da quelli dello staff e da tutti quelli intorno a loro.  

Pensiamo che giornate come queste siano occasioni importanti e necessarie per manifestare la presenza del CRG nella comunità parrocchiale e favorire la crescita del gruppo e dell’intera comunità.  

Nella speranza che ce ne possano essere altre nel corso dell’anno sportivo e felici della scelta di far crescere i nostri figli in un ambiente sano e animato da genuini valori cristiani, vi salutiamo calorosamente, pregando affinché in ogni occasione il Signore possa entrare in campo con voi!  

Antonio e Simona – Ex Staff CRG & Genitori di Francesco e Romeo

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