Il Gruppo Scout Roma 66

Il Gruppo Scout AGESCI Roma 66 “La Sequoia” nasce il 28 novembre 1978. Sono passati 45 anni da quando il suo fondatore Giancarlo Sleiter ha aperto per la prima volta le porte delle nostre sedi, accolti dall’allora Parroco Don Giuseppe Simonazzi. Da allora oltre un migliaio di persone sono state iscritte nel Gruppo.

Il Gruppo oggi vanta circa 80 iscritti, maschi e femmine, divisi nelle diverse unità (branche): i Castorini della colonia “Alba sull’Aniene” che hanno visto la luce quest’anno, per arricchire la proposta scout anche a bambini della fascia d’età dai 5 agli 8 anni. I Lupetti/e del branco “Seeonee”, i cui bambini/e coprono la fascia di età dagli 8 agli 11 anni. Il Reparto “Croce del Sud”  di Esploratori e Guide, ormai ragazzi/e dagli  11 ai 16 anni. Una Branca R/S (Rover e Scolte) “Fenice”, ragazzi/e un po’ più grandi, che hanno tra i 16 ed i 20/21 anni.

Tutti i ragazzi/e che ci vengono affidati crescono secondo l’indirizzo pedagogico che il fondatore dello Scoutismo, Sir Robert Baden Powell Lord of Gilwell, in tutto il mondo affettuosamente conosciuto come B.P., ci ha lasciato in eredità 110 e più anni or sono.  Indirizzo e stile di vita che i Capi di questo Gruppo seguono per formarli  e far sì che diventino, come si usa dire dalle nostre parti, uomini e donne “PRONTI A  SERVIRE”, per “lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato”.

Ma cosa fanno questi simpatici personaggi, a cui piace vestire tutti uguali, portando pantaloncini corti anche in pieno inverno e quello strano fazzolettone grigio e blu al collo?

Molti ci conoscono perché ci vedono a Messa, altri perché ci sentono giocare nel campetto della chiesa di Gesù Bambino a Sacco Pastore, ma tutti, e dico proprio tutti, ci conoscono perché animiamo, coordiniamo e rendiamo fantasmagoricamente fantastica la Festa della Parrocchia che ogni anno anima il quartiere.

Non facciamo solo questo, siamo parte attiva nella vita della Parrocchia e, per quanto possibile, del quartiere, insomma, come uso e costume degli scout, siamo dove serviamo e dove è possibile essere utili. Ad esempio, come molti altri Gruppi scout di Roma, collaboriamo con la Protezione Civile in caso di calamità naturali, sia sul luogo se opportunamente formati (come, ad esempio, in occasione del terremoto in Abruzzo), sia a distanza con le attività di raccolta di generi di emergenza e materiali vari di prima necessità da inviare alle popolazioni colpite.

Ci siamo dati da fare nel corso dell’emergenza pandemica da Coronavirus garantendo alla Parrocchia il servizio della Messa “on line” e, alla ripresa delle celebrazioni in presenza, alla gestione del servizio d’ordine, nonché collaborando con molti gruppi della zona al servizio “spesa sospesa”, cioè la colletta alimentare per aiutare le famiglie in difficoltà a causa della pandemia.

Spesso abbiamo collaborato con la Parrocchia prestando il nostro aiuto all’organizzazione dei “pranzi dell’amicizia” e siamo sempre a disposizione di realtà di servizio del quartiere, sia per le categorie in difficoltà che per la tutela dell’ambiente (es. associazione Retake).

E quando sembriamo chiusi nelle nostre sedi?

Le attività che svolgiamo sono molteplici, adatte alla fascia di età e alle peculiarità dei ragazzi/e che hanno deciso di giocare con noi.

Si gioca, si impara a diventare autonomi nelle attività della vita quotidiana, si fanno attività di manualità e di espressione. Si impara a stare insieme nel rispetto l’uno dell’altro, a condividere i materiali che abbiamo e usarli in maniera attenta e senza sprechi (e questo è solo un piccolo esempio di quello che facciamo).

I ragazzi/e del Reparto sono più impegnati a vivere l’avventura, ad imparare le tecniche dello scoutismo, ad essere autonomi, a muoversi in maniera indipendente, a fare progetti tramite le “Imprese” che poi, bene o male che vadano, finiscono sempre con una festa, anche perché per quanto si cresca non si smette mai di giocare, ma soprattutto non ci si annoia mai giocando!

I grandi della branca R/S cominciamo un cammino più faticoso, che non è facile riassumere in poche righe, sono quelli che sulla strada (perché di strada sulle loro gambe ne fanno tanta!) per diventare grandi, affronteranno le scelte più importanti, che passano i loro ultimi anni di scoutismo (prima di diventare capi?…chi sa!) a fare quello che chiamiamo Servizio, a raffrontarsi con delle realtà diverse da quelle che vengono offerte loro tramite le attività, a fare volontariato, a collaborare con le associazioni che si occupano a volte di disabilità, altre di aiuto agli anziani e così via… sempre con il supporto ed il confronto della Comunità del Clan

Questo è, per quanto possibile raccontare in poche righe, il Gruppo Scout Roma 66!! (agg.to 9/2023)

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