Inizio d'anno

4 febbraio: una domenica piena

Messa delle 11: due eventi di gioia! Il rito dell’ammissione al cammino verso il Battesimo di una adulta e la presentazione delle coppie dei fidanzati che hanno iniziato un altro cammino….

Katrina riceverà il Battesimo la notte di Pasqua e sta vivendo un periodo di impegno profondo, cadenzato da tanti incontri di catechesi e appuntamenti anche organizzati dalla diocesi, come quello che ha vissuto nel pomeriggio di domenica: un pellegrinaggio con tutti i catecumeni di Roma sulla tomba di S.Pietro. La mattina ha vissuto invece in parrocchia il rito dell’ammissione, iniziato davanti al fonte battesimale e centrato sul “segno della croce” con cui è stata segnata di fronte alla comunità.

E poi i fidanzati, tante nuove coppie che sono state presentate e che hanno ricevuto la preghiera che li accompagnerà nel loro percorso di approfondimento del sacramento del matrimonio.

Abbiamo assistito a una Messa piena di gioia.

E mentre uscivamo stava per iniziare un’altra Messa, col Battesimo di un nuovo figlio di Dio.

2 febbraio: una festa di luce. La presentazione di Gesù al tempio

Sì, una festa di luce. Tante candeline accese nel ricordo di quelle parole dette da Simeone, “luce per illuminare le genti”, quando prese in braccio Gesù Bambino, portato al tempio dai suoi genitori per i riti prescritti, ma anche tanta luce nei volti dei presenti e nei loro cuori.
E poi l’omelia: con al centro due persone anziane, Simeone e Anna, che attendono un Messia che si faccia presente nei loro giorni. Un’attesa  non passiva,  piena di lamenti, come spesso sono le nostre attese, ma piena di dinamismo.
Mossi dallo Spirito vanno al tempio,  Spirito che  accende nei loro cuori il desiderio di incontrare Dio. In un giorno come un altro, nella quotidianità di una vita normale, docile e paziente piena di preghiera. Si sono mossi come ci siamo mossi noi per venire oggi in chiesa. E’  attraverso la preghiera che questi due vecchi hanno  impedito che nel loro cuore si spegnesse la fiamma della speranza. Anche noi dobbiamo chiederci  quale amore ci spinge ad andare avanti e sperare. Da chi ci facciamo muovere? Da Dio o dallo spirito del mondo? Simeone scorgerà la salvezza nelle fattezze di un bambino, portato davanti a lui da una famiglia qualunque, anzi da una famiglia da poco, poco abbiente. Quante famiglie erano passate lì nel tempio, davanti a lui, per portare i loro bambini.. ma  nella fede ha visto ora il figlio di Dio.
E’ il miracolo che compie la fede nel quotidiano, che trasforma la nostra visuale senza cambiare le cose che ci stanno avanti. Gesù incontrandoci sa cambiare  il modo di vedere dei nostri occhi. Quindi che siamo venuti a cercare qui in chiesa, perché siamo qui? 

Tanta luce… una luce grande negli occhi  di due ragazzi al primo banco, tanto che ci è venuto da chiedere loro: perchè? – Perchè solo un giorno prima lui le aveva chiesto di sposarlo…. Che bel segno quella loro presenza lì, davanti all’altare!!- 

Non aspettare
Non aspettare di finire l’università, di innamorarti, di trovare lavoro, di sposarti, di avere figli, di vederli sistemati, di perdere quei dieci chili, che arrivi il venerdì sera o la domenica mattina, la primavera, l’estate, l’autunno o l’inverno.
Non c’è momento migliore di questo per essere felice.
La felicità è un percorso, non una destinazione.
Lavora come se non avessi bisogno di denaro, ama come se non ti avessero mai ferito e balla come se non ti vedesse nessuno.
Ricordati che la pelle avvizzisce, i capelli diventano bianchi e i giorni diventano anni.
Ma l’importante non cambia:
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è il piumino che tira via qualsiasi ragnatela.
Dietro ogni traguardo c’è una nuova partenza.
Dietro ogni risultato c’è un’altra sfida.
Finché sei vivo, sentiti vivo.
Vai avanti, anche quando tutti si aspettano che lasci perdere.
(Madre Teresa di Calcutta)

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